Auguri, sì

Auguri sì.

Auguri alle promesse non mantenute, ai rituali rotti, ai nuovi creati.
Auguri alle nuove presenze, a quelle andate, a quelle sperate.
Auguri alla monotonia dei giorni, al rimpianto della stessa.
Auguri alla vita frizzante, al tran-tran quotidiano, alla corsa del treno.
Auguri allo sguardo dietro a un vetro, ad un’opacità di fiato.
Auguri al respiro neonato, al pianto rotto dal silenzio, al sorriso sdentato.
Auguri alla mano fredda, al cuore caldo, al palato.

Auguri ai pensieri, quelli brutti, quelli veri, quelli…
Auguri alle parole sfuse, gratuite ma utili.
Auguri alle frasi andate, inutili e non richieste.
Auguri alle ceneri, al sole, al pranzo, al lavoro.

Auguri a questo Natale, torna ogni anno, non so se l’avete notato.
Auguri a noi che l’aspettiamo, a noi che vorremmo saltarlo, a noi che ci siamo.

Auguri sì, a noi che ci siamo.

foto web

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Io e Me

Sarò acqua che solca la roccia,
non seguirò correnti né flussi di pensiero.

Stringerò le verità tra i denti,
affosserò nel cuore le delusioni.

Mai più crederò ad un sole amico,
la pioggia estinguerà il mio canto.

Mai più crederò agli altrui inganni,
morirò immersa, unica, nell’onestà.

Stringerò il cardine delle emozioni,
nulla traboccherà dalla coscienza.

Sarò sola nella lacrima notturna,
forte come l’acqua che solcherà
una roccia.

Hanna

 

coscienza

foto: palermomania.it

Internista

Ho l’anima ben nascosta

dietro un cuore arrugginito.

Lui intanto beve vino rosso.

Ha bisogno di ritrovare il suo colore.

 

E’ riuscito perfino a costruire un’altalena

annodando spago ai due polmoni

e con i piedi a penzoloni scaccia

le farfalle dallo stomaco.

 

Quando nel dondolare arriva in gola

gratta l’ugola e mi prende un conato.

 

Ogni volta che scivola giù

invece

è un tonfo sordo e mi fa male.

 

Ma io, non l’ascolto adesso.

Né io, né altri.

 

Cade nell’acquitrino di un fegato spappolato.

Dicono si riformi e allora aspetto.

 

HANNA

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